Robin Williams: cosa lo ha ucciso veramente?

 

 

Robin Williams: cosa lo ha ucciso veramente?

 
 
 


 

“I suoi primi giorni di ritorno a San Francisco dopo aver lasciato la Julliard (a metà 1970), sono stati tra i più infelici della sua vita. Il suo rapporto con la sua ragazza, che era sembrato così pieno di promesse a

Robin Williams: cosa lo ha ucciso veramente?

 New York, era giunto ad un’ improvvisa e brusca fine… Qualche anno più tardi, in un’intervista alla rivista Playboy, si spostò verso la posizione dell’amministrazione Bush sull’aborto…. Williams disse che prendere la decisione di abortire non fu facile, e pregò l’ intervistatore Lawrence Grobel di domandargli se si fosse mai trovato in quella posizione.  ‘Molto, molto, molto tempo fa,’  rispose Williams candidamente, ‘ed era perché eravamo troppo giovani e non era giusto.” [pag.35]Lunedì scorso, il celebre attore e comico Robin Williams si è tolto la vita impiccandosi con una cintura. Un tale atto di disperazione rivela indubbiamente un grande dolore emotivo. Un articolo apparso sul quotidiano online NBC News afferma che Robin Williams ha combattuto contro i suoi demoni per decenni, prima della sua morte. Alcuni agenti che hanno lavorato con lui riferiscono che «sembrava lavorasse per tenere in gabbia i suoi demoni». Molti sono consapevoli del fatto che Williams ha lottato per anni contro alcool, droga e depressione. Un fatto meno noto è che uno di questi demoni era un aborto che ha avuto luogo nel 1970.  [fonte: "Robin Williams: un'autobiografia" di Andy Dougan ]

Poche relazioni sopravvivono al dolore emotivo di un lutto complicato che è conseguenza naturale della decisione di abortire il proprio bambino non ancora nato. I potenti ricordi e le emozioni di una tale esperienza sfidano le nostre disperate razionalizzazioni, e rimangono a lungo anche dopo la fine della relazione.
C’è dunque una relazione tra la caduta di Robin William nella tossicodipendenza e la depressione iniziata nel 1970 e il suo aborto passato? È possibile.

In un’intervista del Guardian, datata 2010, Williams dichiara: «Sai, ero vergognoso… Fai delle cose che provocano disgusto, e che sono difficili da guarire. Si può dire ‘ti perdono’ e tutte quelle frasi simili, ma non è la stessa cosa che guarirne.»

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Attingendo all’esperienza di centinaia di testimonianze di uomini sulla loro perdita da aborto, Williams potrebbe aver fatto un riferimento velato a ciò che la società ci dice che non esiste:  il trauma post aborto.


 

Nel 2006 entrò in riabilitazione, abbandonando definitivamente droga ed alcool, in seguito alla morte da overdose del suo caro amico John Belushi e la contemporanea nascita del suo primo figlio.NBC News Online scrive: «Williams ha affermato di essere diventato dipendente dalla cocaina durante il “Mork & Mindy” (1978-1982.) … “La cocaina” – ha detto alla rivista People nel 1988 – “è stato un luogo in cui nascondersi“.» Robin Williams cercava dunque “un posto in cui nascondersi”… ma da cosa?

“C’era il mio bambino in arrivo. Sapevo che non avrei potuto essere un padre e fare quel tipo di vita.” [fonte]

Un altro grosso demone contro cui si è trovato a combattere sono stati due divorzi (il primo avvenuto nel 1988, l’ultimo nel 2005), motivo di ulteriore dolore e di presunti problemi economici.

«Il divorzio è costoso, ti svuota il cuore attraverso il portafoglio» [fonte]

Quasi tutti gli articoli apparsi in rete nelle ultime 48 ore sembrano sicuri che la causa del gesto estremo sia prettamente economica. Tuttavia sono diverse le persone – amici e colleghi - che affermano che “Robin non possedeva più tutti i quattrini che aveva prima dei divorzi, ma i suoi conti erano ancora pieni” e che “non era in bancarotta; era stato pagato profumatamente per le ultime serie televisive ed aveva appena girato due film”.

Questa domanda non smette di ronzarmi per la testa: la depressione che ha spinto l’attore 63enne a togliersi la vita può essere stata causata dal dolore indelebile di un aborto e di due matrimoni falliti?

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