VERITA’ NASCOSTE AL POPOLO ITALIANO DA POLITICI E MEZZI DI INFORMAZIONE. COSTITUZIONE EUROPEA

Mentre da oltre vent’anni tutti i giornali, radio e televisione, distraevano il Popolo con scandali architettati di prostituzione e finte denunce contro politici per evasione e ruberie di denaro pubblico, processi ai politici in generale, inventati di sana pianta dalle lobby di banca e finanza europea, in politica di nascosto accadeva il nostro drammatico destino di un Popolo non più indipendente e sovrano.

E' accaduto l'approvazione della Costituzione Europea, detta Trattato di Lisbona (13 dicembre 2007), Firmata, da parte dell’Italia, da Romano Prodi e Massimo D'Alema, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea il 17 dicembre 2007, entrata in vigore il primo dicembre 2009, ha poteri legislativi immensi per distruggere la nostra vita economica e politica nel presente e nel futuro.

A realizzare questa Costituzione sono occorsi oltre quarant'anni di preparazione, durante i quali i nostri politici firmavano di nascosto accordi e trattati, cedendo alla Commissione Europea il potere decisionale: decisioni su ogni settore dello Stato italiano, un tempo competenze delle nostre istituzioni politiche nazionali, regionali e comunali.

Infatti, tutti i poteri dello Stato italiano, le sue funzioni politiche, sono passati alla Commissione Europea e già dal 1992, ha deciso:

di eliminare il servizio sanitario pubblico; eliminare scuole pubbliche e favorire quelle private a pagamento o con elevatissimi contributi dello Stato; eliminare pensioni ad anziani e disabili; distruggere piccole imprese autonome di cittadini per creare imprese multinazionali e retribuire i lavoratori con bassissimo stipendio; eliminare il diritto di scioperare, di manifestare, di protestare contro atti governativi; sopprimere la Giustizia italiana per instaurare la Giustizia del potere dittatoriale di banche e finanza; sopprimere l'esercito italiano in modo che lo Stato italiano non potesse difendersi dalla prepotenza del potere della Commissione Europea; decide a chi affidare gli appalti più importanti; decide la liberazione di tutti i servizi gas, energia elettrica e numerosi altri servizi come i servizi salva vita, i servizi per gli anziani, tutti messi in appalto alle multinazionali.

In sostanza le autorità delle nostre Istituzioni locali Regioni, Province e Comuni, non hanno alcun potere di decisione su a chi affidare il servizio. I Governi succeduti dal 1992 in poi, hanno ceduto alle lobby della Commissione Europea tutti i servizi pubblici, privatizzando a prezzo simbolico pezzi di autostrada, di Ferrovia dello Stato, aeroporti e beni demaniali dello Stato. Le altissime tasse che paghiamo non serviranno per dare al popolo servizi, assistenza sociale, ristrutturazioni di beni pubblici, ma verranno incassate dal nuovo sistema politico europeo a scopo di truffa e utilizzati per compiere la distruzione della civiltà europea.

Il potere della Commissione Europea ha realizzato di nascosto e ci ha messo di fronte a fatti già compiuti.

 

Il pensiero e la strategia adottati dal comitato politico mondiale è contenuto in un documento programmatico, dal titolo quanto mai significativo “Armi Silenziose per delle guerre tranquille”. “Armi Silenziose per delle guerre silenziose” è una dottrina adottata dal comitato politico membro della Commissione Europea, durante il suo primo meeting nel 1954. L’assunto principale del documento è che chiunque voglia assumere una posizione di potere all’interno di una comunità è come se “simbolicamente” dichiarasse guerra alle persone che la compongono. La guerra che però deve essere intrapresa non è su un piano fisico/materiale e le armi utilizzate sono silenziose munizioni invisibili.

Il documento spiega la filosofia, le origini operative, i principi raffinati, le linee guida e gli strumenti di questa dottrina dalle “armi silenziose”. Un vero manuale per l’uso, per professare una scienza che attraverso il controllo dell’economia vuole soggiogare il mondo intero.

Le principali aree in cui si articola questo programma:

 

1. Perché serve un sistema economico? Per controllare le masse.

2. Come controllare l’economia mondiale attraverso l’istituzione di un modello economico che sia manipolabile e prevedibile.

3. Come addormentare le masse che subiscono l’attacco.

4. i problemi finanziari internazionali;

5. la libertà di emigrazione e immigrazione;

6. la libera circolazione dei prodotti senza dogane;

7. l’unione economica internazionale;

8. la costituzione di una forza internazionale con la soppressione degli eserciti nazionali;

9. la creazione di un parlamento internazionale;

10. la limitazione della sovranità degli stati delegati all’ONU o a tutti gli altri governi sovranazionali.

11. Creare la divisione delle masse in campi opposti attraverso la politica, l’economia, gli aspetti sociali, la religione, l’etnia etc … Se necessario armarli e provocare incidenti in modo che si combattano e si indeboliscano.

12. Corrompere (con denaro e sesso) e quindi rendere ricattabili i politici o chi ha una posizione di potere all’interno di uno stato.

13. Scegliere il futuro capo di stato tra quelli che sono servili e sottomessi incondizionatamente.

14. Avere il controllo delle scuole (licei ed Università) per fare in modo che i giovani talenti di buona famiglia siano indirizzati ad una cultura internazionale e diventino inconsciamente agenti del complotto.

15. Assicurare che le decisioni più importanti in uno stato siano coerenti nel lungo termine all’obiettivo di un Nuovo Ordine Mondiale.

16. Controllare la stampa, per poter manipolare le masse attraverso l’informazione.

17. Abituare le masse a vivere sulle apparenze e a soddisfare solo il loro piacere, perché in una società depravata gli uomini perdono la fede in Dio.

 

I politici sapevano tutto questo e sono stati abilissimi a lavorare di nascosto, in cambio di miliardi ricevuti sottobanco dalle istituzioni europee. Neppure altri intellettuali della Società non si sono preoccupati di portare a pubblica conoscenza questo piano diabolico. La crisi economica non è crisi naturale, ma un piano di truffa colossale, studiato quindi a tavolino da potenti dittatori delle banche e finanza a danno dei popoli europei, un piano che rapina denaro attraverso tasse, produzione e beni dello Stato.

 

ATTENZIONE. Questa non è una normale dittatura come quelle politiche del passato che, oltre al male, avevano pur sempre prodotto benessere per la Nazione che rappresentavano. Questa dittatura e questa Costituzione distrugge l’identità nazionale, l’indipendenza, la libertà monetaria, economica e sovranità popolare. Elimina il diritto alla vita, ripristina la pena di morte, elimina il diritto di scioperare, di manifestare, il diritto di parlare ed esprimere opinioni politiche, il diritto alla scuola pubblica, all’università, alla sanità pubblica, alla pensione per anzianità ed invalidità, al lavoro autonomo di piccole imprese di produzione (alimentari, abbigliamenti, materiali edili ecc.), piccoli negozi, lavoro di artigianato, il diritto di coltivare nel proprio pezzo di terreno ortaggi per uso familiare ed ancora un numero sconcertante di eliminazioni dei diritti umani e sociali.

Farà rispettare le proprie decisioni invadendo l’Italia e altri popoli europei di una polizia ed un esercito sotto i controlli della Commissione Europea, annidati su tutto il Territorio nazionale.

 

Siamo tutti diventati cittadini di un enorme Stato dittatoriale retto da signori della finanza e delle banche, che non è l’Italia, governati da gente non direttamente eletta da noi, sotto leggi pensate da misteriosi burocrati a noi sconosciuti, secondo principi sociali, politici ed economici che non abbiamo scelto, e veniamo privati nella sostanza di tutto ciò che conoscevamo come patria, parlamento, nazionalità e molto altro ancora.

 

Una Costituzione in piena regola, i burocrati europei hanno redatto un testo ignorante dei temi sociali, tutto a favore dei grandi interessi economici dei falchi miliardari e terra dolente per le persone comuni, per ogni singolo cittadino.

Nacque così il Trattato di Lisbona (Costituzione Europea), scritto in segreto, firmato in segreto, segreto nei contenuti che sono praticamente impossibili da leggere da comuni cittadini. Nel Trattato è sancito il nostro futuro con mutamenti sconvolgenti per la vita di ognuno di noi.

un impianto di centinaia di regole europee raccolte in un Trattato già in essere per un totale di 2800 pagine. E’ stato fatto con intento truffaldino e anti democratico. Ratificato da tutti gli Stati, esso è diventato di fatto una Costituzione che forma la struttura per la nascita di un super Stato d’Europa, con una Presidenza, con un governo centrale, un Parlamento, un sistema giudiziario.

 

Tutti noi europei siamo divenuti cittadini di quello Stato e soggetti più alle sue leggi che a quelle dei Parlamenti nazionali, pur mantenendo la cittadinanza presente (italiana, tedesca ecc.).

Le leggi fatte da questo super Stato d’Europa sono vincolanti sulle nostre leggi nazionali, e sono leggi che cancellano il valore legislativo delle nostre leggi e Costituzioni.

Tali leggi vengono scritte da burocrati che noi non eleggiamo e che decidono in una istituzione denominata “Commissione Europea”.

 

Altre istituzioni, oltre la Commissione Europea, a cui il Trattato di Lisbona (Costituzione Europea) offre poteri enormi, non elette direttamente da nessun cittadino sono:

Consiglio Europeo, che è la presidenza della Commissione Europea;

Consiglio dei Ministri, che è l’esecutivo;

Corte di Giustizia Europea, che è il sistema giudiziario.

Tutt'e tre hanno persino la facoltà di far entrare in guerra l’Europa senza il voto dell’ONU, autorizzazione ed approvazione di ogni singolo Stato europeo.

 

I poteri della Commissione Europea hanno principi ispiratori pericolosamente sbilanciati a favore del business, con poca attenzione per i bisogni sociali dei cittadini. Tutto il cosiddetto Capitolo Sociale del Trattato di Lisbona (lavoro, salute, scioperi, tutele, leggi sociali, impiego…) è miserrimo, con gravi limitazioni e omissioni, mentre sono sanciti con forza i principi del Libero Mercato pro mondo degli affari. E' un Trattato che già ribalta la nostra vita come nulla da 60 anni a questa parte nuovo Stato, nuova cittadinanza, nuove leggi, nuovi indirizzi di vita nella quotidianità anche più banale, sicuramente meno democrazia, e nessuno che ci abbia interpellati.

 

Il Trattato (Costituzione Europea) pone seri problemi. C'è un organo superpotente, la Corte di Giustizia Europea, che emette sentenze vincolanti sui nostri diritti fondamentali e sulle leggi che ci regolano. La Corte è superiore in potere alla nostra Cassazione, al nostro Ministero di Giustizia, ma di nuovo è condotta da giudici nominati da burocrati che nessuno di noi ha scelto.

Un Trattato col potere di ribaltare tutta la nostra vita di comunità di cittadini, viene scritto in modo da essere illeggibile ed è stato già ratificato dai nostri governi completamente di nascosto da noi, e volutamente di nascosto. Un trattato sbilanciato a favore delle lobby di potere europee e negligente verso i cittadini.

I pochi politici europei che contano vengono costretti dai signori della Commissione Europea a firmare senza conoscere il contenuto, ed il Trattato l'hanno fatto passare in segreto dietro le nostre spalle.

 

Già dai primi aspetti del Trattato si comprende in quale misura i poteri che appartengono ai governi e ai Parlamenti eletti sono invece trasferiti al nuovo super Stato europeo. Non è eccessivo dichiarare allora che Montecitorio e Palazzo Madama sono diventati delle marginali rappresentanze di facciata.

 

Dunque, super leggi vincolanti. Ma chi le fa?

Sarebbe naturale pensare che nei nuovi Stati Uniti d’Europa, verso i quali il Trattato ci ha portato, siano i rappresentanti eletti dal popolo a fare le leggi, come ovvio. Invece no. Il potere legislativo del nuovo super Stato, è ad esclusivo appannaggio di:

1) La Commissione Europea che proporrà le leggi, ma che non è direttamente eletta da noi;

2) Il Consiglio dei Ministri che vota le leggi, neppure esso direttamente eletto dai cittadini. Tenete presente che il ruolo del Consiglio è quasi marginale in quanto funge praticamente da timbro alle leggi proposte dalla Commissione Europea, visto che solo il 15% delle leggi viene discusso dai Ministri. Insomma, la Commissione Europea non direttamente eletta è divenuta potentissima. Tutto ciò è grave. Il Trattato, inoltre, dà alla Commissione Europea un elevato potere di legiferare per decreto, e le sue decisioni sono persino vincolanti sulle Costituzioni dei Paesi membri.

 

E così le leggi che condizionano e condizioneranno tutta la nostra vita futura sono pensate da circa 3000 gruppi di lavoro della Commissione Europea, composti da oscuri burocrati che nessuno ha eletto.

Inoltre, questa istituzione non ha più un Commissario per ogni Stato membro, ma solo due terzi dei Paesi sono rappresentati a ogni mandato, per cui accade che una legge sovranazionale e vincolante cancelli di fatto una legge italiana senza che neppure un italiano l’abbia discussa o pensata.

 

E allora il Parlamento Europeo (unico organo democratico eletto dai popoli aderenti alla Comunità Europea?) Il Parlamento Europeo non ha e non avrà alcun potere di proporre le leggi né di adottarle o di bocciarle da solo, non potrà votare sul PIL dell’Unione né sulle tasse, e sarà escluso del tutto dal deliberare su 21 settori essenziali su un totale di 90.

Se i nostri eletti rappresentanti in Europa si impuntassero per contestare le leggi della Commissione Europea, avrebbero una vita durissima. Il Trattato stabilisce in quel caso che se i parlamentari vogliono contestare una legge proposta dalla Commissione Europea dovranno ottenere una maggioranza qualificata nel Consiglio dei Ministri Europei (cioè il 55% degli Stati) o una maggioranza assoluta di tutti i deputati europei. Si ha così il paradosso di politici regolarmente eletti che devono sgobbare per contestare le decisioni di un ‘governo’ che nessuno ha eletto. Già prima del Trattato la Commissione si è permesso di snobbare persino i parlamenti nazionali degli Stati membri, come dimostra il fatto che fra il settembre 2006 e il settembre 2007 questi ultimi avevano spedito a Bruxelles ben 152 bocciature di leggi proposte dalla Commissione, col risultato di essere ignorati nel 100% dei casi.

 

Il quadro che emerge dal Trattato (Costituzione Europea) vede in primo piano il macroscopico e sproporzionato potere della Commissione Europea, che, bisogna ricordarlo ancora, nessuno di noi ha eletto. Pensate che occorrerà un terzo dei Parlamenti nazionali europei per, non per bloccare le proposte della Commissione Europea, ma per ottenere che essa le riconsideri, senza alcun obbligo di altro. I Parlamenti nazionali hanno ben 68 poteri di veto in Europa. Una esautorazione immensa, che, a prescindere dai meriti, nessuno di noi cittadini ha votato e approvato.

 

Cittadini… di che?

Siamo italiani, tedeschi, olandesi o spagnoli, ma col Trattato (Costituzione Europea) siamo diventati cittadini del super Stato d’Europa. Attenzione qui prima del Trattato, le regole della UE stabilivano che noi eravamo cittadini europei “come corredo” alla nostra cittadinanza nazionale. Il termine “aggiunta” è usato nel Trattato per esprimere una doppia nazionalità a tutti gli effetti. Poi, però, è sorto un gigantesco ma: dovete sapere che i diritti e i doveri di questa nostra nuova nazionalità sono superiori a quelli stabiliti dalle nostre leggi nazionali in ogni caso dove vi sia un conflitto fra di essi, e questo per la sancita superiorità delle leggi dell’Unione rispetto a quelle nazionali e persino rispetto alle nostre Costituzioni. Al di là del merito, è inquietante sapere che siamo obbligati a fare cose non previste dalle nostre leggi, senza aver avuto alcuna voce in capitolo, come al solito.

 

In campo internazionale.

Il Trattato (Costituzione Europea) ha creato uno Stato superiore agli Stati membri. Esso avrà il potere di firmare accordi internazionali con altri Paesi del mondo, e questi accordi sono vincolanti su ogni Paese membro anche se i suoi parlamentari sono contrari, e hanno precedenza sulle sue leggi. Ha il potere di entrare in guerra come Europa e senza l’autorizzazione dell’ONU, lasciando ai singoli Stati il solo potere di “astenersi costruttivamente” (che significa poi collaborazionismo), e impone inoltre agli Stati membri un aumento delle spese militari. Il Presidente della nuova Unione non è eletto dal popolo come negli USA, ma può rappresentarci nei rapporti con Paesi cruciali come l’America, la Russia o la Cina, che non dialogheranno più con i nostri attuali governi su una serie di importanti affari internazionali.

 

Ciò che è sotto accusa non è il processo di armonizzazione dei popoli europei, né la possibilità di fonderci in un grande Paese federale europeo alla stregua degli Stati Uniti, né il fatto di avere una Costituzione e leggi comuni in sé. Ciò che invece è gravissimo, è rappresentato dal fatto che un cambiamento di portata storica come è la nascita degli Stati Uniti d’Europa e la perdita del 90% della nostra autodeterminazione come popoli singoli, è avvenuto secondo principi politici, economici e sociali che nessuno di noi conosce, che nessuno di noi ha discusso o votato.

E un’analisi attenta del Trattato (Costituzione Europea) ci dice che quei principi sono pericolosamente contrari ai nostri interessi di persone comuni. Ci hanno riscritto la vita, nientemeno, e quando apriremo gli occhi e ci sveglieremo, ci troveremo in un mondo che non abbiamo scelto e che ci costerà lacrime e sangue. Senza ritorno.

 

In Italia, il Parlamento ha ratificato il Trattato di Lisbona (Costituzione Europea) l’8 agosto del 2008 (periodo di vacanza, già la data la dice lunga), senza alcun pubblico dibattito, senza prime serate televisive, e senza che fosse letto dai parlamentari votanti. Nel resto d’Europa le cose non sono andate meglio, data la natura semi clandestina del Trattato e la specificata intenzione di nasconderlo agli elettori.

 

L’intera opera (Costituzione Europea) è stata architettata in modo da essere incomprensibile e letteralmente illeggibile dagli esseri umani ordinari, inclusi i nostri politici.

Un parlamentare europeo danese affermò che “i primi ministri erano pienamente consapevoli che la Costituzione Europea non sarebbe mai stata approvata se fosse stata letta, capita e sottoposta a referendum.

 

Il Trattato di Lisbona (Vera Costituzione Europea) va divulgato alle persone d’Europa e da queste giudicato con i referendum. In caso contrario, pena la possibilità di un futuro molto, ma molto più gramo di quello che qualsiasi apparente e delinquente politico potrà mai regalarci.

 

Ogni singolo articolo del Trattato (Costituzione Europea), inclusi gli annessi e i protocolli, assume purtroppo una forza enorme, spessissimo sovranazionale, cioè più potente di qualsiasi legge nazionale degli Stati membri della UE.

 

Il Trattato di Lisbona (Costituzione Europea) sancisce con forza il principio economico della “libera concorrenza senza distorsioni”, un principio che all’orecchio del profano può anche suonare giusto, ma che nel gergo delle stanze dei bottoni di tutto il mondo significa privatizzazioni piratesche (ovvero svendite a poche lire ai privati) di tutto ciò che fu edificato con le nostre tasse, speculazioni selvagge nel commercio, precarizzazione galoppante del lavoro e dei diritti di chi lavora, tagli elefantiaci alle nostre tutele sociali e poi… ipocrisia sfacciata, con la notoria regola del ‘capitalismo per i poveri e socialismo per i ricchi. Cioè meno salvagenti sociali alla popolazione, ma poi ampi salvataggi di Stato quando è il business a finire nei guai. La ‘libera concorrenza senza distorsioni’ applicata al commercio europeo significa nessuna tutela di Stato nei Paesi svantaggiati ma sovvenzioni statali miliardarie per le economie opulente dei Paesi ricchi.

 

Il Trattato (Costituzione Europea) dà priorità all’aumento della produzione agricola europea che era già sovvenzionata dall’Unione a suon di 1 miliardo di euro al giorno, ma non spende una parola sulle condizioni di lavoro dei braccianti né sull’impatto ambientale dell’espansione di quel settore. Ancor più grave è il capitolo del Trattato sul diritto di sciopero, dove si prevede un assoluto divieto. Scioperare sarà altrettanto vietato quando colpirà un’azienda straniera che paga salari da miseria in Paesi europei dove il salario medio per lo stesso lavoro è del doppio. Si immagini a quali sfruttamenti si andrà incontro, col corredo di gravi instabilità e tensioni sociali. Diventa anche illegale pretendere nei pubblici appalti il rispetto di alcune contrattazioni salariali già acquisite, altra voragine. In tema di salute, il Trattato ha in serbo un pericolo non minore il capitolo sui diritti del paziente è totalmente precario.

 

Nel Trattato (Costituzione Europea) siamo privati del diritto di favorire certi settori della nostra economia anche se chiaramente svantaggiati. Se uno Stato membro deciderà di offrire un trattamento di favore ai propri cittadini in certi aspetti del vivere comune, verrà sanzionato. Se deciderà di aumentare l’occupazione pubblica a spese dello Stato per superare una crisi occupazionale verrà sanzionato. La Banca Centrale Europea (BCE) ha il potere di imporre a tutti la stabilità dei prezzi a scapito della piena occupazione. E la BCE è arbitro assoluto e incontrastabile delle politiche monetarie, che non di rado significano per noi cittadini indebitati lacrime e sangue (mutui, tassi ecc.). Il Trattato non prevede alcun meccanismo per ridistribuire la ricchezza fra i cittadini ricchi e quelli in difficoltà all’interno dell’Unione; non prevede una politica comune in tema fiscale, salariale e sociale. Non prevede infatti alcun metodo per finanziare il già misero Capitolo Sociale del nuovo super Stato europeo, poiché fra le migliaia di articoli pensati con oculatezza, guarda caso manca proprio quello che armonizzi le politiche fiscali-monetarie-economiche con quelle sociali. Guarda caso!

 

La Giustizia. I Diritti.

In questo settore, il Trattato (Costituzione Europea) adotta appieno la Carta dei Diritti Fondamentali, che diventa vincolante per tutti i cittadini del nuovo super Stato d’Europa. Chi decide interpretando di volta in volta questi diritti con potere unico è la Corte di Giustizia Europea con sede nel Lussemburgo. Anche qui le decisioni della Corte avranno potere sovranazionale e dunque sono più forti di qualsiasi legge degli Stati membri. Esse poi hanno potere di condizionare ogni singola legge esistente nella UE. Ma chi impedirà alla Corte di Giustizia Europea di interpretare un diritto odierno di un singolo Stato membro in senso più restrittivo Purtroppo nessuno.

 

Ma chi nomina quei giudici? La risposta è: “Nessuno dei cittadini europei…!” Li eleggono i governi eletti dalla stessa Commissione Europea, e questo li rende di fatto a loro soggetti. In altre parole, le sentenze sui nostri diritti fondamentali e sulle leggi che ci governano sono nelle mani di magistrati del tutto fuori dal nostro controllo e, secondo leggi, non lo si dimentichi, fatte da burocrati non eletti. Questo prevede il Trattato di Lisbona, all’apice di almeno duemila anni di giurisprudenza moderna. Inoltre, ciò che viene deliberato in seno alla Corte di Giustizia Europea ha precedenza su quanto deliberato dalle nostre Corti Supreme, Cassazione, e da altre Alte Corti europee. Essa ha il potere persino di influenzare la tassazione indiretta (IVA, catasto, bolli ecc.).

 

Tutto questo, contenuto nella Costituzione Europea, è improprio, irrispettoso del diritto dei cittadini di decidere del proprio vivere. Qui siamo completamente messi da parte, ingannati e manipolati, con rischi futuri colossali a dir poco. Ma il realismo di cittadino italiano impone di aggiungere un altro distinguo. In un Paese come il nostro dove la nostra inciviltà ha portato in Parlamento dei bifolchi subculturati e violenti, il fatto che in futuro gli articoli della Carta dei Diritti Fondamentali (diritti di prima, seconda, terza e quarta generazione; dignità umana; minoranze; diritti umani; no pena di morte; diritti processuali ecc.) sono vincolanti in Italia potrebbe essere la salvezza, nonostante i pericoli delineati . Se è vero che il Trattato potrà da una parte travolgere in negativo le nostre vite e drammaticamente il futuro dei nostri figli, è anche vero che certa barbarie e mediocrità a tutto campo degli italiani rendono impossibile capire dove sia la padella e dove la brace, ovvero se ci farà più male entrare nell’Europa di Lisbona o rimanere l’Italia sovrana di oggi. La risposta sarebbe né l’una né l’altra, certo, ma il rischio per noi italiani di combattere e vincere la battaglia contro l’inganno del Trattato, è poi di ritrovarci qui a soffocare nella melma italica senza neppure l’Europa a mitigarla. Questo va detto per onestà.

 

Conclusione.

Se ripercorrete i capitoli principali esposti della Costituzione Europea, non potrete non rendervi conto che come sempre i grandi giochi che regoleranno ogni futuro atto della nostra vita di cittadini si decidono altrove e in segreto, mentre nessuno nell’Italia che protesta contro il secondario falso litigismo dei partiti ci aiuta a capire cosa e chi veramente aggredisce la democrazia, e chi veramente tira le fila della nostra esistenza. E’ scandaloso che si sia pensato agli Stati Uniti d’Europa come a un colosso di potere in mano a oscuri burocrati non eletti e massicciamente sbilanciati verso il business, con le briciole lasciate a quel fastidioso ‘intralcio’ che si chiama popolo. E il tutto di nascosto. Questa macchina va fermata e la parola va restituita a noi, i cittadini, attraverso i referendum, come accade in Irlanda. Il Trattato di Lisbona ha posto 500 milioni di esseri umani in bilico fra due possibilità un dubbio progresso, o la probabile caduta in un abisso di dominio degli interessi di pochi privilegiati su un oceano di cittadini con sempre meno diritti essenziali. Parliamo di te, di me, di noi persone.

 

Notizie riportate sulla Costituzione Europea sono scioccanti ma purtroppo vere e disastrose per l’Italia e per altri popoli europei. I giornali intestati a partiti, politici e loro familiari, tanto di destra che di sinistra, ad imprese, ad industrie, a centri sportivi, a società, appartengono esclusivamente a poteri dittatoriali di banca e finanza europei e mondiali. Un inganno politico e mediatico di oltre mezzo secolo per dimostrare alla popolazione di avere pluralità di ideologie partitiche e notizie diverse, far credere di vivere in una democrazia. Sono raggruppati sotto l'agenzia Ansa (visitare sito Ansa per credere), fondata da un membro dell’Ordine Mondiale della finanza e delle banche.

 

I complotti per rovesciare la sovranità popolare da parte di partiti e mass media sono stati possibili, e sono tuttora attivi, in quanto, ad una pluralità di partiti e di giornali, non corrispondono una pluralità ideologica dei partiti e una pluralità di opinioni provenienti da fonti diverse. Ciò esistono solo nel pensiero dei cittadini che hanno abboccato alle menzogne di partiti e mass media.

Un esempio:

se tu domani decidi di fondare 50 giornali, poi li intesti tanto a partiti di destra che di sinistra, a politici e loro familiari, ad imprese, ad industrie, ad aziende ecc., abbiamo una pluralità di giornali, ma non di opinioni diverse, perché la fonte di queste opinioni sei sempre tu, anche se sei molto abile ad esprimerti su una molteplicità di temi di tuo interesse ma apparentemente di interesse di varie categorie del popolo.

E' quello che hanno fatto i poteri forti, nell'esclusivo interesse di sottrarre al popolo la sua sovranità economica e monetaria, indipendenza e libertà.

Questo è il nuovo metodo di far guerra ad un popolo, senza l'uso delle armi, per sottrargli tutto senza che il popolo insorga contro, unito e compatto.

Partiti e mass media sono in segreto operatori del sistema politico dittatoriale europeo, i primi complottisti contro la popolazione di questa Società.


L’informazione è un bene comune, l’ignoranza è miseria comune. Stare uniti ed informati per sconfiggere i poteri che generano il male. Tutti facciano la loro parte ad informare persone incolte ed disinformate. Tutti abbiamo il diritto di essere consapevoli su chi decide il nostro tragico destino di popolo.

 

SITO dei comuni cittadini per informarsi e capire temi dei problemi politici e sociali:www.istitutoreferendario.it.

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