Nuovi casi di autocombustione a Canneto di Caronia - il comune è solo

Nuovi casi di autocombustione a Canneto di Caronia - il comune è solo

“A Canneto di Caronia c’è un’entità che si sposta e brucia casualmente qualsiasi cosa incontri”. L’Assessore alla Sanità di questo comune del messinese racconta che il Comune è solo nel domare gli incendi.
 
Caronia brucia ancora e non solo a causa degli incendi che si propagano inspiegabilmente di casa in casa, brucia anche nell’indifferenza delle istituzioni, quelle stesse istituzioni che dovrebbero proteggere i cittadini. Come sappiamo infatti “lo Stato garantisce il diritto alla salute“, o almeno dovrebbe…
 
Il condizionale è d’obbligo giacché a Caronia non c’è nemmeno un presidio permanente dei vigili del fuoco che è stato richiesto dalle autorità locali ma, “per motivi economici”, ci si avvale del presidio che dista 30 km, quello di Sant’Agata di Militello. Quindi gli abitanti sono costretti a soffocare nei fumi degli incendi che si sviluppano mano mano a causa di “un’entità” che si posta, come ci spiega l’Assessore alla Sanità, Vittorio Alfieri nato e cresciuto proprio in quella frazioncina del messinese oggi divenuta famosa in tutto il mondo: Canneto di Caronia, il paese degli incendi misteriosi.

L’assessore Alfieri spiega che questa “entità”, di qualunque natura sia, “è qualcosa che si sposta, che visita prima una casa, poi un’altra, ad esempio” – racconta Alfieri – “proprio ieri in via Del Mare si è incendiata una casa a piano terra, poi hanno preso fuoco degli oggetti al piano superiore. Poi è venuto il turno della casa adiacente, è come se si spostasse”. Ha ragione l’assessore, è qualcosa che viaggia attraverso la materia e incendia qualsiasi cosa: dal rullo per la pittura, ad uno scaldabagno, ad un cesto in vimini contenente delle stoffe. Tutto così, senza alcun motivo apparente...
 

Ridicola è poi la teoria che vede gli abitanti di Canneto di Caronia come dei piromani, impegnati ad incendiare le loro stesse case.
 
Teoria di cui il CICAP si fece portavoce nel 2010 grazie alla trasmissione Report che gli diede anche spazio senza premurarsi di approfondire una questione vecchia ormai 10 anni e che ha interessato per ben 2 volte la procura, l’unica, paradossalmente, a smentire la teoria della pista dolosa. Ma questa entità che si propaga per la materia in modo random, casuale e che, ogni tanto, divampa mettendo in serio pericolo l’incolumità di persone anziane e bambini che, ormai, da più di dieci giorni, sono costretti a vivere per strada. “Una signora di 78 anni dorme la notte su un divano posto fuori al suo appartamento“, - spiega l’Assessore – “Noi non sappiamo cosa causi questi incendi ma non escludiamo nessuna ipotesi”.
 
Assessore, e la storia dei campi elettromagnetici? Effettivamente potrebbe essere un’ipotesi possibile, no? Se così fosse, avrebbe dovuto causare effetti negativi tra gli abitanti. Ci son casi di tumori al cervello a Caronia?

“In tutta sincerità, io credo che si tratti di qualcosa di naturale, non di elettromagnetico, ma questo è il mio punto di vista personale. Del resto sono nato e vivo in un territorio fortemente vulcanico. Comunque noi non escludiamo nessuna ipotesi, infatti ho già richiesto uno screening alla salute per tutti gli abitanti di Caronia, senza affidarci ai medici di base che avrebbero difficoltà a fare delle diagnosi non disponendo delle strumentazioni necessarie“.
 
In passato è stata fatta qualche richiesta di analisi, screening alla salute degli abitanti di Caronia?
 
“No, le assicuro che sono Assessore da soli 2 mesi e il lavoro non mi manca. Abbiamo richiesto lo screening da poco ma di pregresso non ho trovato nulla. Precedentemente le persone avevano chiesto che fosse effettuato questo screening, ma le petizioni erano sempre verbali e le autorità locali non hanno ascoltato questi cittadini. Noi abbiamo chiesto uno screening medico sanitario nero su bianco e non solo sulle persone ma anche sulle colture perché tra Canneto e il mare ci sono degli orti“.
 
Ma i rilevamenti fatti dagli esperti che si sono recati sul posto cosa hanno riportato? Si tratta di elettromagnetismo o di fenomeni naturali? Ho sentito che le misurazioni di campi elettromagnetici a Caronia sono molto alte.
 
“Sono titubante sulle misurazioni di campi elettromagnetici in quanto hanno installato poche centraline e noi non disponiamo ancora di nessun dato“.
 
Fino ad ora avete richiesto lo stato di calamità naturale e aiuti… Qualcuno si è fatto vivo?
 
“Il tavolo di lavoro verrà aggiornato lunedì prossimo e si tenterà di fare chiarezza su questo strano fenomeno. Noi abbiamo già provato a battere i pugni sui tavoli e chiedere alcune cose, ad esempio abbiamo chiesto alla protezione civile di darci assistenza, all’assessorato alla salute di fare gli screening, alla Presidenza del consiglio dei Ministri di trasmetterci gli esiti della relazione ad interim che fu istituita nel 2005 e di cui noi non siamo a conoscenza. Abbiamo ottenuto poco finora: l’assessore regionale alla Protezione Civile ci ha risposto e ci sta aiutando, quello alla salute idem. Quindi in 11 giorni siamo divisi tra l’emergenza fisica, concreta da dare a queste persone che non hanno nessuno, ad esempio, c’è una signora di 78 anni che dorme sul divano fuori da casa sua da sei giorni, c’è gente che non lavora più perché deve presidiare casa, tutto questo accade perché il Comune di Caronia è solo“.
 
Come solo, i vigili del fuoco dovrebbero almeno dare un contributo, o no?
 
“Il presidio lo abbiamo richiesto nella mattinata del 15 luglio al Comando Provinciale dei vigili del fuoco di Messina, in questo periodo di tempo non si è presentato nessuno di loro se non a chiamata. Ma gli incendi sono fenomeni spontanei e non prevedibili e quindi, lei capisce bene, che a domarli è praticamente sempre la popolazione locale. I vigili del fuoco che intervengono a Caronia non fanno altro che arrivare in ritardo e andare via in anticipo. Noi abbiamo richiesto un presidio di vigili del fuoco permanente, ma non lo abbiamo ottenuto. E non è tutto: un altro sollecito è stato inviato il giorno 20 luglio, quando è stata anche emessa un’ordinanza congiunta del sindaco di Canneto di Caronia e del sindaco del Comune di Santo Stefano di Camastra dove si richiede con decorrenza immediata, l’istituzione di un presidio permanente dei vigili del fuoco. Adesso siamo al 25 luglio e ancora non abbiamo ottenuto nulla. Gli incendi proseguono“.
 
A quanto vedo lei non ha mai creduto alla pista degli incendi dolosi, cosa pensa di quegli scienziati che hanno dichiarato che le cose sarebbero state bruciate da qualche piromane?
 
“Quello che non mi spiego da cittadino è questo: chi seguiva all’epoca la pista degli incendi dolosi, perché non ha dato un nome a questi piromani? Cioè non ci giriamo intorno, bruciano le cose dentro le case delle persone e quindi i piromani dovrebbero essere gli stessi cittadini che però hanno ottenuto l’autorizzazione verbale a rientrare nelle proprie case. Io sono un testimone oculare ho assistito all’incendio di un cestino di vimini contenete alcune stoffe. In quel momento eravamo tutti fuori e stavamo parlando con la troupe televisiva di Antenna Mediterranea. In quel momento si è sentito odore di bruciato, ci siamo precipitati all’interno ma, inizialmente, non capivamo da dove provenisse quel fumo. E’ stato i giornalista della tv a individuare il cestino di vimini mentre noi ci stavamo recando in bagno. Lo abbiamo tirato fuori e abbiamo visto che conteneva delle stoffe“.
 
Mi scusi, quindi non c’era metallo e se non c’era metallo non avrebbe senso nemmeno parlare di campi elettromagnetici, giusto?

“A dire la verità il metallo c’era in quanto questo cestino si trovava in uno sgabuzzino e sopra era appoggiata un’anta delle cucine che, come lei sa, ha due cerniere in metallo che, le posso assicurare erano molto annerite. Erano delle cose ammassate perché era uno sgabuzzino. Comunque non c’era dolo perché eravamo tutti fuori con la troupe televisiva e col giornalista Sergio Granata.
 
Ma una misurazione dei campi elettromagnetici, le avete fatte fare? C’è chi dice che le misurazioni fatte gli anni precedenti hanno riscontrato dei parametri alti, è vero?
 
“Le spiego qual è il clima che si respira, così lei può avere un’idea dell’atmosfera che causa queste suggestioni. Ieri è avvenuto un incendio potenzialmente pericoloso in quanto ha preso fuoco dal nulla e in tre punti differenti un capanno per l’edilizia contenente alcuni utensili: prese elettriche su un tavolo di legno e un secchio contenente calce più altri attrezzi da lavoro. L’incendio è stato domato dai volontari della Protezione civile regionale, i vigili del fuoco sono arrivati 1 ora e mezza dopo assieme ai tecnici per fare dei rilevamenti, ma di ufficiale non hanno lasciato niente. Succede dunque che, scambiandosi delle opinioni a voce, si parli di campi elettromagnetici. I residenti che si aggrappano a qualunque cosa nel male e nel bene credono ci sia stata una misurazione ma, in realtà, non c’è stato nulla di tutto questo. Ad esempio, il giorno in cui l’Arpa di Messina ha installato la centralina che dovrebbe rilevare fino a 3,5 Ghz o fino a 5Ghz (al tavolo di lavoro hanno detto due cose differenti),è successo qualcosa di singolare che rende meglio l’idea di quello che accade sempre più frequentemente. Tutti gli strumenti che abbiamo, telefonini e quant’altro emettono queste frequenze, quindi si tratta di frequenze considerate normali. La dottoressa che ha fatto i rilevamenti in occasione dell’incendio di un asciugacapelli avvenuto alle ore 14,30 (ripreso dalle telecamere Rai n.d.r.), aveva però detto che c’era stato un rilevamento di 9,3 Ghz. Ora, come fa ad esserci un campo elettromagnetico di 9,3 Ghz se la centralina registra fino a 5 Ghz? Chiaramente noi che sappiamo le cose, capiamo che è un errore, ma il cittadino crede a qualsiasi cosa. Subito dopo infatti è arrivata la smentita: i campi elettromagnetici avevano valori perfetti“.
 
E mi parlava di alcuni problemi che avete avuto per gli interventi dei vigili del fuoco, di che problemi si tratta?
 
“Ieri i vigili del fuoco se ne sono andati tranquilli dicendo che non c’è nessun valore fuori norma, chiaramente dovranno darci le relazioni. Canneto di Caronia è più vicina al Comune di Santo Stefano di Camastra che a Caronia. Sebbene ci sia un presidio di vigili volontari del fuoco a Santo Stefano di Camastra, a Canneto devono arrivare i vigili effettivi del presidio di Sant’Agata di Militello che dista 30 km per ordine dell’Ingegnere Rizzo, a capo del comando provinciale dei vigili del fuoco“.
 
E per quale ragione?
 
“Puramente economica, anche se io credo che di fronte al rischio umano che si corre qui a Canneto qualsiasi fattore economico alla base di questa scelta venga a decadere“.
 
Scusi, ma perché c’è una ragione economica alla base? Percorrere tutti quei km in più costituisce un dispendio maggiore, giusto?
 
“Il fatto è che a Santo Stefano il presidio è di volontari e vengono pagati a chiamata. Invece a Sant’Agata sono effettivi. Ma non arrivano mai entro i 25 minuti quindi a che serve? Ecco perché abbiamo richiesto un presidio fisso dei vigili e speriamo di ottenerlo“.
 
Insomma il Comune di Canneto di Caronia è assolutamente solo. Nell’auspicarci che le istituzioni si facciano carico di questa emergenza e istituiscano almeno un presidio fisso dei vigili del fuoco, ci ha contattati uno scienziato, fisico dal vasto curriculum che oggi vive a Roma,Young.it si riserverà di ascoltarlo per capire cosa ha da dire per tenere aggiornati i lettori sull’evoluzione dei misteriosi incendi di Canneto.
 

La notizia di questi nuovi incendi serpeggia da qualche giorno, come una ripetizione di avvenimenti accaduti 10 anni fa. In realtà anche l'anno scorso vi furono un paio di casi, quando un picco di energia fu registrato dalle apparecchiature istallate in loco fin dal 2004 ..
 
"Il 4 ottobre scorso (2013) le fiamme si sono sprigionate dal quadro contatori di un’abitazione. Le conseguenze dell’incendio non sono state gravi, ma l’evento ha risvegliato una paura mai del tutto sopita. 
La domenica successiva i sensori antincendio installati nel 2004 dalla Protezione Civile hanno rilevato un picco di energia sicché il lugubre suono delle sirene d’allarme è risuonato in Via Mare. Fra gli abitanti del piccolo abitato marinaro si è diffuso il panico. 

Da qualche giorno, in loco sono tornati gli esperti dell’A.R.P.A. che stanno monitorando quanto accaduto nelle ultime settimane. I tecnici hanno montato nuove apparecchiature per rilevare campi elettromagnetici di alta e bassa frequenza con l’obiettivo di captare l’energia che, registrata dai sensori, ha fatto scattare le sirene..."
www.tankerenemy.com

Incendi a Canneto di Caronia l' 11 Luglio 2014
 
 

 

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