L’inchiesta sul presunto complotto del 2011 contro Berlusconi? Finirà nel nulla…
L’Italia è la patria dei misteri e delle vicende irrisolte, dei segreti e dell’omertà. Figuriamoci poi se questi misteri e questi segreti riguardano un presunto (e ancora tutto da accertare) complotto che avrebbe determinato la sostituzione nel 2011, alla guida del Governo, dell’allora Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi con il neo senatore Mario Monti (il cosiddetto caso “Geithner”). Non è certo improbabile che qualsiasi indagine in proposito si risolva in un nulla di fatto.
Indagini della Magistratura
La Procura di Roma, doverosamente, ha aperto un fascicolo d’indagine, dopo gli esposti presentati da vari parlamentari e non, sulla base del libro di Timothy Geithner, ex ministro del tesoro americano, il quale riporta il “complotto” nel suo libro di memorie “Stress Test”.
Per chi non conosce la storia ampiamente discussa dai media, nel 2011 alcuni funzionari UE avrebbero chiesto al Governo americano di appoggiare la caduta del Governo Berlusconi. Obama, però – questa è la versione di Geithner – avrebbe rifiutato. Berlusconi, comunque cadde, soprattutto a causa dello spread. Il resto è cronaca.
I magistrati romani hanno, dunque, aperto un’inchiesta. Ma – perdonate il mio convinto scetticismo – credo che non approderà a nulla. Troppi i poteri coinvolti e troppo in alto. Difficilmente i giudici italiani scalfiranno gli eventi; difficilmente, riusciranno ad apprendere anche la seppur minima verità (qualunque essa sia). Alla fine, il tutto verrà archiviato con un nulla di fatto.
Commissione d’inchiesta parlamentare
Anche il nostro Parlamento (bontà sua!) si sta occupando della vicenda. Su proposta di Brunetta, è stata chiesta la formazione di una Commissione parlamentare. La proposta è stata accolta (incredibile!) con un voto unanime. Anche perché nessun gruppo - evidentemente – voleva volontariamente sottrarsi al sacrale dovere di ricercare la verità. Ma è anche vero che dubito fortemente che questa Commissione approderà a qualcosa. Basta domandare a tutte quelle formate nei decenni scorsi per squarciare il velo di mistero e di omertà sulle varie stragi italiane per capire la dimensione dell’inutilità di questa “iniziativa”.
Credo che quanto accadde nel 2011 rimarrà segreto per anni; difficilmente la vicenda emergerà prima che tutti noi o i nostri nipoti abbiano digerito ampiamente il presunto attacco alla democrazia italiana, già zoppa di suo. Probabilmente, fra qualche anno, neanche si parlerà più di quell’anomalo passaggio di consegne e il tutto verrà consegnato alla storia dei posteri del ventiduesimo secolo.
Nel mentre “godiamoci” gli effetti, nel lungo periodo, di quell’avvicendamento. Dopo Monti e Letta, Renzi e l’egemonia della sinistra a ogni livello amministrativo e di governo (dai Comuni, alle Regioni, dalle Regioni al Governo nazionale, dal Governo Nazionale al Quirinale). Ce li siamo ampiamente meritati. Perché è questa la democrazia che hanno sempre sognato gli ex-post-comunisti, oggi socialisti liberaldemocratici; una democrazia dove, per abbandono tecnico degli avversari, gli unici vincitori sono e saranno sempre loro. Amen!