Jorge Mario Bergoglio prende il nome di Francesco I ed è il nuovo Papa
Scritto da Luca MichettiMercoledì, 13 Marzo 2013 19:20
«Fratelli e sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma e sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo...ma siamo qui»
Jorge Mario Bergoglio, argentino, 76 anni, gesuita, è il 266 esimo Pontefice della Chiesa cattolica. È il primo Papa a chiamarsi Francesco ed è il primo sudamericano nella storia della Chiesa. La fumata bianca che ha annunciato al mondo la sua elezione è arrivata alla quinta votazione, nella seconda giornata del Conclave. Uno scrutinio in più di quanto richiesto, otto anni fa, per l'elezione di Benedetto XVI. Il comignolo della Cappella Sistina ha iniziato a fumare alle 19.06, la piazza San Pietro gremita di fedeli sin dalla mattinata è esplosa in un boato: «Viva il Papa! Viva il Papa!».
Il discorso di Papa Francesco è stato molto emozionante. "Siete andati alla fine del mondo per prendere il nuovo Papa" ha dichiarato il Pontefice. Dopo aver esordito con un "Buonasera!" ha pregato per Ratzinger e chiesto alla folla di pregare per lui. Dopo aver proclamato la indulgenza plenaria a tutti gli ascoltatori, ha dato la benedizione. Infine, ha lasciato tutti con un "Buona notte" ed "andate a riposarvi".
Il nuovo Papa domani terrà una Messa nella Cappella Sistina alle 17, Venerdì alle 11 nella Sala Clementina riceverà in udienza i cardinali e sabato alle 11 nell’aula Paolo VI ci sarà l’incontro con i media. Domenica ci sarà il primo Angelus di Papa Francesco e martedì 19 alle 9.30 la messa inaugurale di insediamento del pontificato.
“Papa Francesco I, in passato, è stato piuttosto duro con i governi di Nestor e Cristina Kirchner, attuale presidente argentina” sottolineano diversi media stranieri ricordando le parole dell’arcivescovo di Buenos Aires sul “debito sociale, immorale, ingiusto e illegittimo” causato dalla politica economica argentina degli ultimi anni.
Il quotidiano argentino La Nacion riporta alcuni dei discorsi “più polemici” di Bergoglio, a partire da quelli contro la corruzione e la povertà “dimenticata” nel Paese sudamericano.Anche il Guardian riporta un discorso del nuovo pontefice risalente al 2009. “Piuttosto che prevenire le ineguaglianze, hanno scelto di renderle perfino più grandi”, aveva detto Bergoglio riferendosi all’amministrazione di Nestor Kirchner, conclusasi nel 2007, e sottolineando come “i diritti umani non siano solo violati dal terrorismo, dalla repressione, dagli omicidi ma anche da strutture economiche ingiuste che creano ampie ineguaglianze”. La Cnn, infine, ricorda che Bergoglio “si scontrò con il governo di Cristina Kirchner opponendosi alle nozze gay e alla libera distribuzione di contraccettivi, in un Paese che ha legalizzato i matrimoni gay nel 2010”.
“Paladino dei poveri e dei più vulnerabili. Mostra la forza e la vitalità di una regione sempre più importante per il mondo intero e condividiamo la gioia di questo giorno storico” ha commentato il Presidente Americano Barack Obama.
Dopo essere diventato Francesco I, Bergoglio ha telefonato al suo predecessore Joseph Ratzinger, che rimane Benedetto XVI. È la prima volta nella storia della Chiesa che il nuovo Pontefice parla con chi l’ha preceduto.
“Il Papa, avendo scelto il nome Francesco, ha espresso “semplicità e testimonianza evangelica. Il Papa ha detto che vuole andare a pregare dalla Madonna e domani probabilmente andrà a Santa Maria Maggiore” ha sostenuto il direttore della sala stampa vaticana, Padre Federico Lombardi.
“Il Presidente Napolitano, che ha seguito l’annuncio della elezione dell’arcivescovo di Buenos Aires, Bergoglio, ha condiviso l’emozione del Paese per il discorso di Papa Francesco, colpito dalla semplicità delle parole pronunciate nella lingua nostra e della sua famiglia d’origine in Piemonte” ha dichiarato il Quirinale in una nota.
“Con l’elezione di Francesco I si apre una “fase nuova importante e grandi missioni attendono il nuovo pontefice. La chiesa cattolica deve affrontare varie sfide, come ristabilire la considerazione nei preti dopo la campagna brutale delle famiglie delle vittime di abusi e ristabilire il dialogo con le altre chiese e con al Azhar, per assicurare l’unità dei fedeli”, ha scritto il vicepresidente del partito dei Fratelli musulmani egiziani Essam el Erian.